english bio

Marina Zannini, alias MiaMari, was born in Milan, daughter of
Vittoria Palazzo Lucio Zannini.
Vittoria is a poet and journalist, with forty published books and
founder of the cultural association "Salice" (1971-2010) an
unmissable appointment for emerging artists, writers, poets,
painters and musicians. Lucio started off as Company Manager at
Olivetti and later devoted himself to pedagogy, working as a head
teacher and professor for The Rudolf Steiner School of Milan,
whose method he studied since his degree in Engineering.
MiaMari grows and thrives in an artistic environment and in an
intimate atmosphere. Her mother's work, in particular, is a strong
influence and a profound source of inspiration.
After a few years of studies, research and work in Graphics,
Cinema, Interior Architecture and Garden Architecture, MiaMari
specialised in Interior Design. She developed projects for Pirelli
Real Estate as well as working on fairs and in the private sector.
With time, MiaMari develops a strong obsession for harmonic vision
and its balance, a passion for "putting everything into the right
place".
She creates canvases meant for spaces she designs, as well as
envisioning her works on large walls with modern and essential
lines.
Her professional and artistic career, together with the
stimulating suggestions of a Parisian Gallery Manager, drives
MiaMari to start her journey into the world of Visual Art.

About

Marina Zannini, in arte MiaMari, nasce a Milano da Vittoria Palazzo, poetessa/giornalista, e Lucio Zannini, dirigente della Olivetti, in seguito insegnante/dirigente della scuola Steineriana, fondata sugli insegnamenti di Rudolf Steiner, cui si è dedicato sin dai tempi dell’università, frequentando la facoltà d’ingegneria.

MiaMari, dopo vari studi e approfondimenti e lavori relativi al mondo della grafica, del cinema e dell’architettura d'interni giardini, diventa Interior designer.
Progetta per la Pirelli Real Estate, per privati e fiere.

Ha sempre vissuto in un clima artistico, in un’atmosfera intima da cui ha avuto modo di attingere ispirazioni, soprattutto grazie al lavoro della mamma, la quale, oltre ad aver pubblicato quaranta libri e aver conseguito premi importanti, ha fondato un centro culturale chiamato il "Salice”, punto di incontro di artisti emergenti, tra cui scrittori, pittori e musicisti.
MiaMari nel tempo ha sviluppato una forte ossessione per l'equilibrio dell’armonia visiva, una passione per "ogni cosa al suo posto", al punto di creare delle tele da inserire sia in alcuni spazi da lei progettati sia in grandi pareti dalle linee moderne ed essenziali.
Da questo percorso e da consigli stimolanti di una donna gallerista parigina, l’artista ha capito che era giunto il momento di intraprendere il difficile viaggio nel mondo dell'arte.


Nelle creazioni artistiche di Marina Zannini, in arte MiaMari, si rimane stupiti dai meravigliosi giochi geometrici e cromatici raffigurati, di cui la
cornice è una parte portante, una componente essenziale che completa i significati delle opere. Il cerchio, emblema di perfezione, della totalità e
dell’armonia si intreccia con il quadrato, manifetsazione invece della stabilità e della concretezza. Attraverso queste forme l’artista riesce a
elaborare un percorso concettuale racchiudendo una personale interpretazione dell’universo e delle forze in continuo divenire che lo governano
coinvolgendoci del tutto in tale stupenda descrizione cosmica.
— Salvo Nugnes Direttore di Agenzia Promoter e manager di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo
 
Le opere di Marina Zannini in arte MiaMari, espressioni autentiche e sincere dell’animo umano; geometrie e architetture emozionali, che solo la Natura e in particolare il mare, così dolce come forte, può trasferire. Bellissime.
— Giorgio Vulcano
Le creazioni di Marina Zannini, in arte Mia Mari, interior designer ed artista, pervadono immediatamente le pareti nelle quali sono collocate.
Grazie alla loro carica stilistica, sempre al confine tra oggetto di design ed opera pittorica, è come se traslassero nello spazio espositivo geometrizzazioni archetipiche entro le quali l’occhio dell’osservatore è felicemente costretto a muoversi, facendo vibrare corde subconsce e primeve.
Scaturigine di tutti i suoi lavori sono: la ricerca dell’equilibrio perfetto tra le forme e, l’indagine materica sempre minuziosa, quasi artigianale!
Il cerchio simbolo dell’eterno ritorno, ed il quadrato, una sorta di logos regolatore trovano armonia nella materialità vibrazionale ed artigianale delle opere di Mia Mari. E’ come se l’artista stesse lì a scrutare l’eterna lotta tra Caos e Cosmos, ponderandone le fantasmagoriche oscillazioni.
Sia quando veste i panni di una cosmonauta dello Sputnik1, sia rediviva Cousteau a bordo del Calypso, dagli spazi immensi agli abissi marini, l’artista porta alla ribalta infinitesimali porzioni di Universo!
Anche l’innata predisposizione per la ricerca materica nelle sue composizioni travalica il godimento fine a se stesso per approdare ad un godimento lirico, quasi mistico.
Misurando lo spazio cosmico cangiante, ne studia i nuovi assetti ed ogni volta, come un maieuta, ne restituisce le vibrazioni emozionali. Il tutto dando vita ad una sorta di “cosmopittura”, all’interno della quale, le forme universali ed archetipiche del cerchio e del quadrato, sono pervase a volte in maniera tenue a volte in maniera violenta dai primigeni e vitali raggi cosmici.
— Emiliano Albani